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Autismo in quarantena: piccoli consigli per genitori di ragazzi con bisogni speciali

2 Apr , 2020  

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Certo, stare in quarantena non è affatto facile… La noia, le routine scombussolate, il mangiare senza regole, l’ansia, lo stress, il rimanere sempre fra le mura domestiche senza poter uscire, i litigi, il brutto tempo… e se fossimo anche autistici? O se avessimo un figlio autistico?

L’autismo comporta la compromissione delle funzioni sociali e comunicative, associata a interessi ristretti e comportamenti stereotipati; inoltre la presenza di disabilità intellettiva (secondo ultime ricerche nel 30% dei soggetti) e di sintomi associati, tra cui instabilità motoria e attentiva, e di altri disturbi del comportamento, ipersensibilità ai suoni ed elevata soglia del dolore, contribuiscono ad allargare l’eterogeneità clinica.

Oggi, giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, non possiamo non dedicare il nostro pensiero a chi sta passando le sue giornate senza il sostegno operativo dell’equipe che usualmente segue i piccoli con sindrome autistica.

Questo tempo stranamente dilatato porta con sé pensieri e preoccupazioni a tutti i genitori, ma anche difficoltà e ferite per i genitori dei piccolini con situazioni di fragilità o che presentano un disturbo del neurosviluppo; questi cuccioli in casa da così tanto tempo sono come leoni in gabbia, non comprendono la necessità di accantonare i loro bisogni e desideri a fronte di un’esigenza più grande e si trovano disorientati dopo aver interrotto bruscamente la loro così rassicurante routine ordinaria rimanendo senza più scuola né terapie.

Non è difficile capire come in questi casi si possa arrivare a momenti di vero stress ed avere difficoltà a gestire la quotidianità così atipica di questi tempi.

Ecco, quindi, alcuni piccoli consigli che possono essere di aiuto a voi, coraggiosi genitori dal fiocco blu!

Stabilire una nuova routine casalinga: questo è la più grande indicazione che mi sento di darvi. Spesso, quando consiglio di pianificare, il commento che ricevo è “non ho mai tempo”; ecco, questo momento può esservi utile per avviare un metodo pianificativo utile e duraturo che vi ritroverete anche ad emergenza Coronavirus superata!

Utilizzare strumenti visivi. Timer e planning delle attività, del giorno e della settimana: grazie alla pianificazione delle attività avrete modo di scandire la giornata. Aiutatevi con strumenti che più piacciono e motivano sia voi che i vostri cuccioli, e approfittate delle applicazioni (spesso gratuite!) con i timer visivi: aiuteranno a gestire il tempo in modo più efficace.

Dedicare del tempo alle faccende domestiche. Inserite nella routine giornaliera uno o più spazi per le faccende domestiche. I piccoli possono aiutare in casa facendo attività adeguate alla loro età, così da aumentare anche le loro competenze nelle autonomie domestiche. Si può, ad esempio, prevedere di aiutare ad apparecchiare la tavola oppure aiutare a stendere il bucato, tirare su le lenzuola o ancora sistemare i propri giochi.

Dedicare del tempo ad attività sensoriali rilassanti. Prevedete un momento della giornata in cui i vostri ragazzi possano scaricare la tensione utilizzando strumenti sensoriali gradevoli. Potete costruire un vaso della calma montessoriano o una bottiglia sensoriale, o ancora utilizzare musica e una soffusa luce colorata per creare un ambiente rilassante (magari ne usufruirete anche voi!).

Dedicare del tempo ad attività in balcone o in giardino. Se siete fortunati ed avete un piccolo sfogo esterno potete prevedere un momento della giornata da passare lì insieme ai vostri piccoli, strutturando delle attività all’aria aperta (come ad esempio piantare un semino, annaffiare le piante, togliere le foglie secche…).

Dedicare del tempo ai cuccioli di casa. Anche dedicarsi agli animali domestici può essere una risorsa utilissima (sempre che il vostro cucciolo sia d’accordo!). Pianifichiamo un momento per spazzolarli, pulire le loro gabbiette, sistemare i loro giochi…

Mantenere i contatti. Potete mantenere i contatti sociali attraverso l’uso delle videochiamate, avendo però delle piccole accortezze. Nello specifico bisogna tenere a mente che è importante non sovrastimolare la sensorialità, quindi videochiamate con tante persone che si parlano uno sopra l’altro a volume molto alto sono assolutamente sconsigliate! Preferite videochiamate con una o poche persone, che si alternino nel turno di conversazione in modo che i ragazzi non siano spaventati o sovraccaricati ma che possano prendere parte alla chiamata in modo più funzionale.

Passate del tempo insieme. Potete passare del tempo insieme ai vostri piccoli semplicemente dedicando a rafforzare il legame con loro. Incentivate lo sguardo condiviso (occhi negli occhi) e approfittate del tempo insieme per rafforzare il vostro legame con loro utilizzando il gioco che può essere più di tipo fisico (solletico, pernacchie…) o meno fisico (le bolle di sapone, il gioco a terra con la palla…).

In ultimo, la casa editrice Erickson ha provveduto ad adattare un testo molto carino sul Coronavirus attraverso l’utilizzo dei simboli grazie agli strumenti della comunicazione aumentativa; una risorsa importante ed utilissima se si vuole affrontare il tema virus con i ragazzi che utilizzano questa modalità. (https://risorseonline.erickson.it/materiali/Storia-di-un-coronavirus.pdf)

Mamme e papà, sappiamo che è un momento difficile, appoggiatevi all’equipe che segue i vostri ragazzi perché loro, noi, siamo qui per questo!

Lontani ma vicini, perché #uniticelafaremo!

Dott.ssa Cristina Giustozzi, Psicologa Clinica

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