Generale

Individualità e gruppo nel bambino

21 Mar , 2017  

Biografia

Gli esseri umani sono programmati geneticamente per diventare esseri sociali e questo ce lo dice il fatto che, sin da neonati, preferiamo il volto umano a qualsiasi altra forma. Già da neonati siamo in grado di distinguere il volto della persona che ci nutre (la mamma), l’odore e il rumore della voce. La stimolazione sociale è fondamentale per un sano ed equilibrato sviluppo, allo stesso modo del cibo e dell’acqua.

Diventiamo esseri sociali nel corso del I anno di vita. Tutto quello che avviene prima ha lo scopo di preservarci e prepararci alla vita futura: i sorrisi, i pianti, la suzione. Verso i 2 anni impariamo alcune delle capacità fisiche e sociali e verso i 2-4 anni cominciamo ad imparare a stare bene con gli altri (anche attraverso l’esposizione a modelli educativi positivi).

Nei gruppi cresciamo, giochiamo, impariamo, lavoriamo, ci conosciamo e ci realizziamo. In sintesi, svolgiamo la nostra vita. Ma il gruppo è molto di più. Il gruppo protegge la vita di ognuno di noi, allevia le angosce rispetto la solitudine, fornisce assistenza, risolve le situazioni conflittuali, insegna la solidarietà, l’amicizia, la condivisione, permette di confrontare i nostri pensieri. A volte il gruppo però comprime, costringe, obbliga ad esprimerci per come siamo, ci può limitare nell’espressione dei nostri desideri e gusti, potrebbe condizionare i nostri comportamenti.

Ma è proprio attraverso l’ambivalenza dello stare sempre in gruppo, anche quando effettivamente non lo vogliamo, impariamo a modulare queste categorie di funzionamento e di conseguenza ci sentiamo che apparteniamo, ci sentiamo uniti, i nostri bisogni vengono soddisfatti.

La socializzazione è un processo attraverso cui il bambino viene integrato nella cultura del proprio gruppo. La famiglia, i coetanei, la scuola, lo sport sono realtà in cui avvengono i più importanti processi di adattamento sociale: come imparare a parlare, le norme, i valori, le conoscenze, gli atteggiamenti emotivi, i modelli di condotta. Per questo ogni bambino è sicuramente figlio dei propri genitori ma anche del proprio tempo.

COME FAVORIRE UNA SOCIALIZZAZIONE OTTIMALE  NEI BAMBINI?

  • Offrire a tutti i bambini le stesse opportunità di sviluppo fin dalla primissima infanzia
  • dare ai bambini il massimo di amore e sicurezza
  • permettere loro di entrare in relazione con tutti
  • fargli fare tutte le esperienze, anche quelle frustranti: E’ COSI’ CHE SI CRESCE
  • sensibilizzarli ai valori etici e morali: cosa è giusto e cosa non lo è
  • favorire la collaborazione piuttosto che la competitività e rivalità
  • pensare che i bambini non sono la fotocopia di mamma e papà, sono persone con pensieri, emozioni e desideri propri e per questo vanno “visti” e rispettati.

Dr.ssa Claudia Bartalucci

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