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La nanna ai tempi del coronavirus: consigli per il sonno dei piccoli in quarantena

21 Apr , 2020  

Biografia

Da molte settimane ormai la nostra realtà quotidiana è drasticamente mutata, i componenti delle famiglie si trovano tutti insieme senza poter uscire di casa e la convivenza non è sempre facile.

In questo momento così atipico vengono a crearsi situazioni di stress e di attrito e la gestione delle giornate è diventata difficile.

E la notte?

La notte dovrebbe essere dedicata al riposo ristoratore ma non sempre è così (purtroppo!). Infatti ultimamente mamme e papà si trovano ad affrontare nuove problematiche giornaliere e… notturne!

Ecco quindi dei piccoli consigli per provare a migliorare la nanna dei piccini e far riposare anche i più grandi!

 

La pianificazione è sempre importante

Questo è un mio grande cavallo di battaglia, le famiglie che seguo lo sanno bene… insisto sempre molto su questo punto.

I bambini hanno bisogno di organizzazione e di prevedibilità nelle loro vite, li rilassa poter prevedere cosa succederà e non doversi preoccupare dell’imprevedibilità del futuro.

L’assenza della scuola ha portato grande confusione nelle vite dei piccoli, perché la giornata scolastica è sempre ben pianificata ed organizzata, mentre la vita a casa non sempre lo è. Ovviamente so benissimo che in questo momento pianificare le giornate non è particolarmente facile, ma i bambini sono stati catapultati in una realtà davvero strana ed avere una giornata programmata li aiuterà a rasserenarsi e a cedere al sonno più facilmente.

 

Il tempo insieme

Capisco che sia difficile ma vi chiederei di cercare di vedere i “lati positivi” del rimanere a casa insieme alla propria famiglia. In questo periodo di convivenza forzata, infatti, si può trovare l’occasione mai avuta prima di passare del tempo di qualità con i propri piccoli, di conoscerli meglio, di condividere con loro qualcosa in più dei soliti compiti a casa stressanti o del tempo ritagliato fra uno sport e l’altro.

Condividiamo, giochiamo, coccoliamoci; è un tempo davvero prezioso per ritrovare la famiglia, stabilire o rinvigorire nuovi legami, conoscerci meglio.

 

Cerchiamo di rispettare qualche orario

Sempre rispetto alla pianificazione (l’ho detto che ci tengo particolarmente!) vorrei aggiungere che sono molto importanti gli orari del buongiorno e della buonanotte.

Non lasciamoci trasportare da questo tempo indefinito e rispettiamo questi due pilastri della giornata perché fa bene sia a noi adulti che ai più piccini e ci aiuta a non scombussolare i nostri (e i loro) ritmi circadiani (i naturali ritmi del ciclo sonno-veglia).

 

La routine della nanna

Se avevate una routine per la nanna non cambiatela, come ho detto la prevedibilità aiuta i piccoli a rilassarsi e se la vostra routine funzionava non lasciatela!

Se non avete una routine, questo potrebbe essere il momento adatto per metterne a punto una.

Prevedete un tempo per mettere il pigiamino, per qualche coccola sul letto o sul lettone, la lettura di un libro, per dare la buonanotte e per poi fare la nanna, ripetendo tutte le sere la stessa sequenza.

Una buona routine per essere funzionale non deve essere scolpita nel marmo, non c’è bisogno di essere rigidi e precisi, ma è necessario rispettare alcuni momenti affinché il piccolo possa rilassarsi e lasciarsi trasportare verso la nanna.

 

Attenzione alla tecnologia

Benedetta tecnologia che ci permette di continuare a sentirci vicini anche se distanti e che ci permette di lavorare o frequentare lezioni!

Attenzione però a non abusarne, soprattutto nelle ore serali. Ricordate che almeno mezzora prima di dormire tutti gli strumenti tecnologici (tv, tablet, cellulari, pc) vanno evitati, soprattutto per i più piccoli. Questo perché la luce blu degli schermi, che simula la luce diurna, inibisce la corretta produzione di melatonina (un ormone che ha il compito di regolare il ciclo sonno-veglia), ritardando e rendendo difficile l’addormentamento.

Prima di dormire preferite la lettura condivisa di un bel libro!

 

L’argomento nanna non è mai facile perché ogni bambino è unico ed ogni famiglia è diversa, ma tutti con qualche piccolo accorgimento possono arrivare a dormire sonni tranquilli!

 

Per qualsiasi dubbio o se avete bisogno di un confronto o di un supporto non esitate a chiedere aiuto, la strada per una notte serena si può trovare lavorando insieme.

Nel frattempo non mi resta che augurarvi… buona nanna!

 

 

Dott.ssa Cristina Giustozzi

Psicologa Clinica

 

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