Genitorialità

Nuovi nemici, nuove strategie! Superare la paura del virus con i più piccoli.

27 Mar , 2020  

Biografia

Sempre più mamme sono preoccupate e chiedono consiglio su come gestire la situazione Coronavirus e bambini, soprattutto per quanto riguarda i più piccoli.

L’incertezza nasce innanzitutto sul condividere con loro o no i dettagli della situazione, spiegare loro cos’è un virus, la pericolosità… tutto questo può turbare i bambini?

Partirei dal presupposto che la verità è sempre la via migliore: la verità i bambini se la meritano e, se detta in maniera adeguata, è giusto che venga loro spiegata.

In fondo, poi, stare a casa per così tanto tempo, senza scuola e senza nemmeno poter visitare i nonni, non è così normale, no?

Ecco quindi che il mio consiglio è di affrontare il tema, con la giusta serietà e soprattutto con quella dose di “scientificità” che ai bambini piace ed interessa. Spiegate loro cos’è un virus, dove si può nascondere, come facciamo ad esserne prede facili ma soprattutto come possiamo difenderci; su internet si può trovare davvero tantissimo materiale adatto alle diverse fasce d’età, e comunque in fondo all’articolo vi riporterò qualche esempio.

Il passo successivo è affrontare la paura. Come facciamo? Alcuni bambini non saranno affatto spaventati (stare a casa senza scuola… che meraviglia!) ed affronteranno l’argomento con spavalderia, altri invece si riveleranno essere più fragili ed impauriti da questo nemico invisibile e temutissimo. Cosa possiamo fare? Possiamo organizzare delle attività scaccia paura!

– La prima è disegnare insieme il Virus. A questo punto guardatelo bene… è ancora così spaventoso? Possiamo comunque combatterlo! Ragionate insieme sulle buone abitudini da tenere per sconfiggerlo… ad esempio lavarsi bene le mani! (strappate un pezzettino di carta e buttatelo via). Rimanere ben chiusi in casa! (via un altro pezzettino). Piano piano del Virus non rimarrà più nulla… lo avete battuto! E così anche le vostre paure!

– Un’alternativa all’attività precedente è quella di disegnare insieme il Virus o più genericamente le proprie paure… sono spaventose? Bene, ora dedicatevi a… rendere i disegni divertenti! Adesso non fanno più così paura, vero? Appendete le creazioni in camera da letto o sul frigorifero, così da ricordarvi che in fondo nulla può essere poi così spaventoso!

– Un’altra attività sicuramente carina da fare insieme è la lettura condivisa della storia di Cillo Coniglio, seguita dal cucinare insieme la ricetta della zuppa di coraggio!

Cillo Coniglio ha paura di tutto. Quando scoppia il tuono di un temporale si rintana nella sua tana coi peli dritti dalla paura e il cuore che batte come un tamburo. Quando sente il latrare del cane Bob, anche se è legato alla catena, trema come una foglia. Quando è notte, nel buio, ogni ombra, ogni luce e ogni rumore gli mettono il terrore. E perfino quando sgranocchia una carota, tranquillo e beato sul prato, in una bella giornata di sole, se gli capita di vedere all’improvviso la lunga ombra delle sue lunghe orecchie, sobbalza e scappa via, convinto di aver visto l’ombra di un lupo. Tutti gli altri coniglietti ridono e lo prendono in giro. “Che fifone che sei!” gli dicono “Hai paura persino della tua ombra!” I conigli, si sa, non sono dei campioni di coraggio ma anche loro si sentono dei leoni in confronto a Cillo che ha paura persino di uno starnuto. La mamma cerca di tranquillizzarlo, il papà cerca di insegnargli il coraggio, ma Cillo trema, sobbalza e batte i denti per un nonnulla. “Chiediamo consiglio al Grande Coniglio” dice un giorno la mamma di Cillo. Il Grande Coniglio è il più vecchio e saggio dei conigli e tutti, quando hanno un problema, vanno da lui. Anche Cillo Coniglio è stanco di venir deriso da tutti gli amici coniglietti e va volentieri, insieme a mamma e papà, a consultare il Grande Coniglio. “Per la fifa acuta ci vuole la zuppa del coraggio!” dice Grande Coniglio dopo aver studiato il problema. “È cattiva?” chiede Cillo che ama le carote e il tenero trifoglio e odia le medicine e le erbe amare. “No, è buonissima,” dice Grande Coniglio “però gli ingredienti devi andarli a prendere tutti tu, da solo”. “E dici che è buona e che quando l’avrò mangiata non avrò più paura di nulla?” chiede Cillo Coniglio. “Sì, sì, è così, è una zuppa squisita e ti darà il coraggio!” “Allora vado a cercare gli ingredienti!” promette Cillo.
Grande Coniglio elenca gli ingredienti:
– 3 foglie di trifoglio raccolte durante un temporale
– 1 carota presa dal cesto del contadino Tonino
– 1 mela raccolta di notte nel frutteto.
“E poi la tua mamma unirà a questi ingredienti la magica zolletta di zucchero che adesso le do io e mescolerà tre volte la zuppa” dice alla fine Grande Coniglio e Cillo sente già l’acquolina in bocca solo a vedere quella magica zolletta. Non vede l’ora di mangiare la zuppa del coraggio! Il cielo è pieno di nuvole e già quel pomeriggio scoppia un gran temporale. “Devo approfittarne per andare a prendere il primo ingrediente della mia zuppa!” dice Cillo, e si avvia verso il campo di trifoglio sotto un terribile acquazzone. Ad un tratto scoppia un tuono e Cillo vorrebbe correre a rintanarsi nella sua tana, ma poi chissà quando capita un altro temporale, chissà quando avrà un’altra occasione così per procurarsi il primo ingrediente! Così si fa forza e, anche se il cielo è solcato da mille lampi, raggiunge il campo e raccoglie le tre foglie di trifoglio. “Che cosa succede a Cillo? Che coraggio!” pensa un amico coniglietto che lo vede fuori, sotto il temporale.
Tutto soddisfatto per la sua impresa, Cillo non vuole perdere tempo e, di ritorno dal campo, decide di andare subito a prendere una carota dal cesto del contadino Tonino. Il cesto è nell’aia e per raggiungerlo bisogna passare davanti al cane Bob. Bob abbaia furiosamente e dà degli strattoni alla catena ma non può raggiungere il coniglietto. Cillo trema un po’, ma poi si fa forza e pensa: “Tanto è legato, non può farmi niente e io ho troppo bisogno di quella carota!” e a balzi passa davanti a Bob e va a prendere il secondo ingrediente per la zuppa. “Che cosa succede a Cillo? Che coraggio!” pensa un amico coniglietto che lo vede passare davanti a Bob. Tutto soddisfatto per la sua impresa, Cillo non vuole perdere tempo e già quella notte decide di andare nel frutteto. Il frutteto è buio, le foglie stormiscono al vento, la luna fa degli strani giochi d’ombra sul prato, una civetta lancia il suo grido. Cillo vorrebbe tornare di corsa nella sua tana, ma poi pensa alla zuppa del coraggio e alla dolce zolletta magica. “Forza,” si dice “manca solo la mela!” e corre nel frutteto a prenderla. “Che cosa succede a Cillo? Che coraggio!” pensa un amico coniglietto che l’ha visto uscire di notte. Quella sera, prima di dormire, Cillo Coniglio mangia la sua zuppa del coraggio che la mamma ha mescolato tre volte. “Ci hai messo la zolletta magica?” chiede Cillo.
“Certo, tesoro,” dice la mamma “mangia!”
La zuppa del coraggio è dolce e squisita, proprio come aveva promesso il Grande Coniglio e Cillo, quando va a dormire, sente un bel caldo nel pancino. Sarà già il coraggio che si fa sentire? Il mattino dopo, alla scuola dei conigli, Cillo incontra i suoi compagni coniglietti. Tre di loro gli vanno incontro battendo le zampe, festosi: “Complimenti, Cillo!” gli dicono “Sei diventato veramente coraggioso!” “Ma come si vede già? La zuppa del coraggio è proprio portentosa, deve avere già fatto effetto!” pensa Cillo. Allora gonfia il petto, raddrizza le orecchie e sorride tutto soddisfatto. Sul prato, l’ombra di Cillo e delle sue orecchie è grande grande. “E’ grande come il  mio coraggio!” pensa Cillo e quell’ombra non lo spaventa più.” 
(da www.il-fantamondo.com)”

Terminata la lettura procedete col cucinare la zuppa di coraggio (ovviamente gli ingredienti li potete variare): una volta mangiata, nulla potrà più spaventarvi!

– L’ultima attività che vi propongo è quella di disegnare insieme ai piccoli l’arcobaleno che ultimamente avrete visto spesso girare sui social. Chiedete loro di renderlo bellissimo, perché potrà aiutare altri bambini spaventati a trovare il coraggio che loro, invece, hanno dimostrato di avere nell’affrontare questo argomento così spaventoso!

Cari genitori, siete lo specchio su cui i piccoli si riflettono: affrontate con sicurezza la questione coronavirus, perché i bambini devono essere informati. Siate chiari nel condividere le informazioni con loro, e ricordate: se voi siete sereni lo saranno anche loro!

Non abbiate paura, andrà tutto bene!

 

 

Dott.ssa Cristina Giustozzi, Psicologa Clinica

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